lunedì 8 febbraio 2016

Un Enea di campagna

Una casa sugli Appennini; qualche ora di cammino a valle e c'è il paesino. E' inverno, moglie e marito scendono per la Festa. Ballano, bevono, si divertono e quando comincia a fare sera si rimettono in viaggio per rincasare. Ma il destino è in agguato: il cielo si fa cupo con due aliti di vento e scoppia una tempesta di neve. Con passo traballante i due proseguono verso casa, lottano a testa bassa contro il freddo e la fatica e finalmente l'uomo giunge all'uscio, tocca il legno della porta, si gira orgoglioso verso la moglie come a dire "hai visto? ce l'abbiamo fatta". Ma la moglie non c'è.

Si precipita a cercarla. Torna sui propri passi già cancellati dalla neve. Corre, annaspa; stavolta vince la tempesta.

La donna fu ritrovata la mattina dopo, grazie alla luce del sole.

Questa storia, la raccontano da tempo nella zona di Mercatello sul Metauro, c'è chi giura che sia vera e che risalga agli anni '50/'60, perdersi nelle bufere a quei tempi d'altronde non era così improbabile; c'è anche però chi dice che già sua madre gliela raccontava e a sua madre sua nonna e alla nonna...

(A proposito di tradizione orale, il mio amico mi fa notare che è praticamente la storia di Enea.)

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